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Protezione Civile 3 Valli
Dati tecnici della disciplina

La principale potenzialità del cane è l’olfatto
L'olfatto dei cani è di circa 40 volte superiore a quella dell’uomo.


Superficie dell'epitelio olfattivo:

• nell'uomo 2,5 cm²

• nel cane 150 cm²


Numero recettori olfattivi:

• nell'uomo 5.000.000 (milioni)

• nel Bassotto 125.000.000

• nel Fox Terrier 147.000.000

• nel Pastore Tedesco 220.000.000


Non solo queste enormi capacità olfattive del cane lo rendono un fantastico collaboratore nella ricerca su valanga, infatti la disciplina permette di "sfruttare" diverse potenzialità del nostro collaboratore. Oltre all'olfatto, l'udito, la velocità, l'agilità, la resistenza, l'autonomia, l'intelligenza e il rapporto con gli esseri umani e in particolar modo con il conduttore.

 

La tecnica

La ricerca su valanga è simile alla ricerca su superficie e consiste, in poche parole, nel far setacciare la valanga, o parte di essa, al cane. Lo stesso, se percepirà un odore umano (chiamato anche cono d'odore) proveniente da una persona sepolta lo seguirà fino al punto dove lo sentirà con maggior vigore e lo segnalerà al conduttore scavando ininterrottametne cercando di raggiungere la persona.

 

La segnalazione

Come precedentemente detto la segnalazione principale è lo scavo ininterrotto del cane. Alcuni cani, dopo anni di esperienza oppure perchè lo usano nella ricerca su superficie, aggiungono l'abbaio allo scavo. Questo è molto positivo in caso di ricerca nella nebbia o se il cane si sposta in una zona dove il conduttore non può vederlo.

 

La difficoltà per il cane

Ricercare una persona sepolta sotto metri di neve compattati dalle dinamiche meccaniche della valanga o che si trova già in uno stato di ipotermia non è una cosa facile. Infatti l'odore che giunge in superficie, per le particolarità sopraccitate, è a volte debole o quasi inesistente. Per questo motivo la valanga non deve essere "sporcata" da escursionisti, mezzi di trasporto (battipista, motoslitte, elicotteri, ...) e soccorritori, inoltre la ricerca in queste condizioni necessita che il cane possa lavorare con una certa tranquillità così da riuscire a percepire anche il più piccolo odore proveniente da sotto la neve.

 

Una lotta contro il tempo

La ricerca in valanga per i compagni della vittima, i soccorritori ed i cani da valanga, è una vera e propria sfida con il tempo. Infatti la curva di sopravvivenza è estremamente "crudele". Dopo soli 30 minuti circa, per una parte dei sepolti, le possibilità di sopravvivenza si riducono al 30% a causa dell'asfissia. Urge quindi una prontezza immediata di tutte le forze d'intervento, un veloce trasporto sul luogo (elicottero) e un lavoro rapido e preciso.

 

© PCi 3 Valli – Protezione Civile 3 Valli – Aggiornamento pagina: 30.07.2014